Per rispondere a questa domanda, dobbiamo partire da cosa sono i raggi UV, spiegando il concetto di ‘spettro elettromagnetico’, ossia l’insieme di tutte le radiazioni presenti nell’universo.
Di esse, il nostro occhio, è in grado di percepire soltanto una parte: la luce, o spettro visibile che costituisce solo una minima parte dello spettro elettromagnetico. Si deve a Newton la scoperta di come la luce fosse composta da particelle di differenti colori, e che ogni colore viaggiasse con una propria velocità. Il rosso, primo colore dell’arcobaleno, è la radiazione con la frequenza più bassa da noi percepibile, il violetto è la frequenza più alta da noi percepibile.
Negli anni successivi gli scienziati scoprirono e riuscirono a visualizzare con particolari tecniche altre radiazioni, invisibili all’occhio umano. Tra queste i raggi infrarossi (al di sotto del rosso) e i raggi ultravioletti, abbreviati come UV (al di sopra del violetto).