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Cos’è la miopia?

Il termine miopia deriva dalla parola greca mýops, composto da “mýo” “chiudersi” e “ops” “occhio”: esprime il tentativo di mettere a fuoco l’immagine socchiudendo o strizzando gli oc­chi. La miopia è un difetto della vista caratterizzato dalla focalizzazione dei raggi luminosi sul davanti della retina, e quindi dalla difficoltà di vedere distintamente lontano.

Si ritiene che la predisposizione alla miopia possa essere legata a fattori ereditari, costituzionali, nutrizionali e ambientali. Se un bambino ha entrambi i genitori miopi ha una probabilità del 42% di diventarlo. Se ha un solo genitore miope la probabilità scende al 22,5% e in assenza di genitori miopi è intorno all’8%. Di recente si è osservata una crescente incidenza della miopia nella popolazione adolescenziale a fronte di una costante incidenza negli over 60, legata a un maggiore utilizzo di computer, tablet e telefoni cellulari nella fascia di età giovanile, probabil­mente facilitata da un eccesso di messa a fuoco da vicino (accomodazione) per mancanza di intervalli di riposo quanto si utilizzano incessantemente apparecchi digitali per lunghe ore.

In assenza di correzione, con occhiali o lenti a contatto, il paziente miope vede male da lontano, mentre può riuscire a vedere caratteri estremamente piccoli da vicino.

La correzione ottica viene effettuata con l’uso di lenti concave, mediante occhiali o lenti a con­tatto che consentono di focalizzare l’immagine sulla retina. Per vedere nitido la correzione con occhiali o lenti a contatto è indispensabile.

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